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Tredici Lune
(prossima uscita per Delta 3 edizioni)
Il pendolo degli occhi
Il pendolo degli occhi
La notte cade dal cielo
e accende l’abat jour
sul comodino del mondo
Ricorda i nomi della luna piena
a chi insonne di mese in mese
non smette di interrogarla
Luna del lupo
a voce sola
fa eco al buio
raggela il sangue
dei servi disobbedienti
alle leggi del branco
Luna del ghiaccio
luna che veglia
inginocchiata al cielo
su ciò che resta
del nostro inverno
Luna del vento
promessa di transito per gli occhi
quando dormono le stelle
e la terra arrampica il cielo
con i suoi rami nuovi
Luna delle gemme
accende gli occhi
punteggia i prati di notte
si ferma a cullare i fiori
pronti a sbocciare
su miliardi di letti di sogni
Luna del fiore
ebbra d’amore
veste i campi e le spose
ne trafuga l’ombra
prima di restituirla
agli sbadigli e ai passi in fuga
Luna delle fragole
nel periodare degli occhi
la cifra è custodita
dalle parole che fanno campo
sulla rima delle labbra
e già attendono il fiore in bocca
prima di aver tagliato il gambo
Luna dei tuoni
l’azzurro tra le nuvole
le fuggevoli distanze
votate all’abisso
il ricordo di noi avvinti
nei sogni
la magnifica ossessione dell’eterno
Luna rossa
ci si infradicia di stelle
di luce cometa
che assolve nell’attimo
tutte le domande affidate al cielo
Luna blu
Il sogno?
È tenebra d’azzurro
senza i raggiri della luna
che ingrassa a ogni sguardo
per farsi più bella
Luna del raccolto
si attende che la parola raggiunga l’acqua
non si fermi nell’aria rarefatta
cavalchi le onde si inabissi
lasciando un tesoro in fondo al mare
Luna del cacciatore
lacrime d’oro su foglie d’autunno
scontano la distrazione dell’aria
Il primo abbraccio spoglia l’albero
Il secondo intreccia rami
Luna della neve
orfana del cielo
dona il bianco alla neve
serba traccia di ogni fiocco
quando il camino è acceso
Luna fredda
lumeggia lontano dalle piazze a Natale
attende i lupi correre insieme
ululare al nuovo anno
Luna acerba
dimestica il buio
alla biografia degli occhi
C’è ancora chi resiste al sonno
c’è già chi abbandona il sogno
agli attimi confusi del risveglio
Tu hai la pienezza nello sguardo
scegli la musica circolare di Bach
mi inviti a seguirne le giocose onde
Giancarlo Stoccoro
#dylanday
Giancarlo Stoccoro (Milano 1963) è psichiatra e psicoterapeuta. Studioso di Georg Groddeck, ha curato l'edizione italiana della biografia (Georg Groddeck Una Vita, W. Martynkewicz, Il Saggiatore, 2005) e altri saggi (Pierino Porcospino e l'analista selvaggio, ADV, 2016; "Poeti e prosatori alla corte dell'ES", AnimaMundi, 2017). Suo è il primo libro che esplora il cinema associato al Social Dreaming (Occhi del sogno,2012). Ha vinto diversi premi di poesia ed è presente in numerose antologie. Ha pubblicato due plaquette (alla chiara fonte editore) e le seguenti sillogi: Il negozio degli affetti, Gattomerlino/Superstripes 2014; Parole a mio nome, pref. G. Manitta, Il Convivio 2016; Consulente del buio, pref. G. Tesio, L'Erudita 2017; La dimora dello sguardo, Fara 2018; Prove di arrendevolezza, Oèdipus 2019, La disciplina degli alberi, pref. P. Steffan, La vita felice, 2019; Naufrago è il sogno, Ensemble 2020; L’intuizione dell’alba, pref. I. Fedeli, Puntoacapo 2020; Litanie del silenzio, pref. G Rosadini, Ladolfi 2021, Forme del dono, pref. V. Guarracino e postf. E. Roversi, Bertoni 2021, Il tempo cucito dalle parole, pref. F. Alaimo, Interno Libri 2022, Esercizi di sparizione, Tozzuolo 2022, Alfabeto bianco, pref. G. Rosadini, Helicon 2023.